ET
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Film
Identification
TitreMémoires
Réalisateur(s)
Date2007
Adaptation
Auteur(s) de l'oeuvre adaptée
Œuvre(s)
Genre littéraire adaptéMémoires
Représentation
CatégorieXVIIIe
EpoqueXVIIIe
Générique technique
ScénarioTullio Kezich et Alessandra Levantesi d'après l'autobiographie de Goldoni
Longueur / Durée du film2h00'
MusiqueGermano Mazzocchetti
Société de productionIstituto Luce
Pays de productionItalie
Équipe techniquecostumes: Santuzza Calì
Générique artistique
Acteur(s)
Réception et documentation
Disponibilité dans le commerceDVD Mondo Home Entertainment
Résumé et commentaire critique
Résumé et commentaire critiqueRéalisé à l'occasion du tricentenaire de la naissance, le film est l'adaptation d'un spectacle théâtral de Scaparro et présente les principales étapes de la vie de Carlo Goldoni, de Venise à Paris, de façon non linéaire.

"L’identificazione autobiografica è molto forte nel superbo protagonista del film di Scaparro, Mario Scaccia, che interpreta il vecchio Goldoni intento a ricordare la sua vita, e ha tra l’altro la stessa età dell’autore all’epoca in cui scrisse i Mémoires. I suoi ricordi prendono vita grazie alla presenza sulla scena e nel film di un gruppo di comici, che vestono prima i panni degli attori veneziani e poi quelli dei comici italiani a Parigi, e interpretano di volta in volta scene delle commedie di Goldoni, arie d’opera (le belle musiche originali, ispirate a quelle dell’epoca sono di Germano Mazzocchetti).
Oltre alla partecipazione degli attori comici e all’inserzione di testi goldoniani c’è da segnalare rispetto al testo originale dei Mémoires anche un’altra novità introdotta da Scaparro nello spettacolo e nel film, con la collaborazione di Tullio Kezich. Si tratta di un personaggio ambiguo e carismatico, a metà tra persona reale e fantasma, che si ricollega a un’idea drammaturgica forte dei due autori: la scelta di non ripercorrere le vicende di Goldoni in ordine cronologico, ma di creare un dialogo tra passato e presente e sovrapporre continuamente i due piani, affidandoli rispettivamente al vecchio Goldoni ormai relegato in Francia a un ruolo di secondo piano, e al suo ‘doppio’ giovane. È proprio quest’ultimo, interpretato da Max Malatesta, il personaggio misterioso che appare nelle prime scene del film, dove si mostra il suo arrivo a Venezia e l’ingresso nel teatro dove si svolge l’azione. Solo quando si presenta a Goldoni rivela la sua identità: è Anzoletto, un personaggio della commedia Una delle ultime sere di carnovale, che non a caso è la commedia in cui Goldoni dà l’addio a Venezia prima di partire per Parigi.
Già in quella commedia l’autore evidentemente proietta se stesso nel personaggio del giovane ‘disegnatore di tessuti’ che lascia Venezia per una Moscovia utopica dove l’attende una vita migliore. La stessa metafora viene ripresa nel film, che presenta il personaggio di Anzoletto citando la commedia goldoniana, ma nella sceneggiatura il gioco allegorico si arricchisce con una forte polarizzazione. I due danno vita a un dialogo che è anche quello interiore dello stesso Goldoni, di cui Anzoletto rappresenta la coscienza, i pensieri reconditi, il ‘non detto’ o il ‘tra le righe’, quello che non trova spazio nei Mémoires, ma nelle commedie e nelle lettere dove Goldoni esprime le sue amarezze e delusioni, i momenti di depressione e sconforto, quelli che lui chiama i ‘vapori neri’ e sono una splendida metafora del lato oscuro dell'artista, l’incubo e il peso della creatività che ogni scrittore conosce. Il dialogo tra i due personaggi dunque non solo contrappone il giovane e il vecchio, il passato e presente, ma anche il lato solare e quello oscuro di Goldoni stesso. Quest’ultimo è spesso misconosciuto e negato dalla critica, eppure affiora nelle sue commedie in diverso modo: nella violenza sotterranea e latente, ma anche aperta e evidente, nei conflitti familiari e sociali, nel senso di decadenza e fine di un'epoca, nel declino di un’aristocrazia e di un ordine che è evidente a Venezia e ancor più a Parigi, alla corte di Versailles: una crisi che sfocerà non a caso, di lì a poco, nella Rivoluzione Francese.
Ma i Mémoires, e così il film, non si chiudono con questi foschi presagi, bensì con un nuovo inizio, che è anche un ritorno al passato, un’altra allegoria che fa parte della vita di Goldoni ma è anche cara a Scaparro. È la barca dei comici diretta a Venezia, simbolo del teatro di ogni tempo, ma anche della morte e del viaggio nell’Aldilà. La barca su cui Goldoni ricorda di essersi imbarcato da giovane, scegliendo così la strada del teatro, è la stessa che salpa alla fine del film e chiude il cerchio: passato e presente si saldano, ad anello, l’eterno gioco del teatro ricomincia ancora una volta e si perpetua per sempre, nel nome di Goldoni."
[Presentazione a cura di Martina Treu, http://www.dionys.org/dionys/]
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Mémoires
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